sabato 29 gennaio 2011

La voce del cuore dell’Asia a Bagnolo Cremasco


Questa sera per il terzo appuntamento della rassegna Voci e suoni dalla Terra, al cineteatro di Bagnolo Cremasco, sono andati in scena Hosoo e i Transmongolia. Il cambio di programma - era in calendario la serata Voci e suoni dal tetto del mondo, i riti e le cerimonie del Tibet - è stato dettato dall’impossibilità politica dei monaci tibetani a spostarsi dalla loro terra.  


Lo spettacolo di musica tradizionale e canto khoomj dalla Mongolia era inserito all’interno della settimana dell’Oratorio organizzata dalla comunità di Bagnolo Cremasco coordinata da don Stefano. “Il canto armonico, le profonde emozioni canore e strumentali – ha ricordato Fausto Lazzari, direttore della manifestazione – sono tramandate da una generazione all’altra perché manca una scuola ufficiale per questa tecnica”.  Il gruppo musicale – uno dei migliori dell’Asia centrale – vocalizza e imita i cammelli, i cavalli, i fiumi, le montagne e i venti della steppa.

lunedì 24 gennaio 2011

Presentazione teatrale per 'Lettera a Léontine'


Come accade dall’inizio della nuova stagione del Caffè Letterario, anche questa sera la presentazione del libro di Raffaello Mastrolonardo – intervistato da Cristina Marinoni - 'Lettera a Léontine' (ed. Tea), è stata caratterizzata dall’accompagnamento musicale di Jessica Sole accompagnata da Stefano Cappellini alla chitarra, Ruggero Frasson al pianoforte e dalle letture di Alberto Pomero.


La presentazione di questa sera non nasce dalla promozione commerciale del libro, ma come accade sempre più spesso, dall’invito diretto di lettori e lettrici. E proprio dalla richiesta delle cremasche Lorenza ed Elena, Mastrolonardo ha portato a Crema il romanzo – caso letterario per numero di copie vendute durante il periodo natalizio e ora in attesa di essere tradotto in altre lingue – che vede protagonista Piergiorgio, un affermato medico, e l'affascinante Léontine. 


La storia d’amore clandestina tra i due “è una storia banale – racconta Mastrolonardo – con ricordi, emozioni, rimpianti, esperienze ed errori del proprio vissuto”. In effetti c’è autobiografismo dell’autore principalmente in due aspetti: il richiamo della figura paterna e il ricordo del pittore pugliese Giuseppe De Nittis, “dimenticato genio della pittura dell’800 e uno dei padri dell’impressionismo”.


sabato 22 gennaio 2011

Armando Spataro a Ricengo, ospite di NonoSoloACrema

Ad ascoltare Armando Spataro ieri sera a Ricengo presso la nuova sala polifunzionale della scuola primaria c’era un numeroso pubblico. L’occasione era la presentazione di Ne valeva la pena, ultimo libro del procuratore aggiunto della Repubblica, volto già noto in territorio cremasco, invitato dall’associazione NonSoloACrema per il ciclo di incontri In direzione ostinata a contraria. Ad introdurre la serata ci ha pensato Nuvola De Capua con alcuni brani tratta da Dei Delitti e delle pene di Cesare Beccaria, interpretati dall’attore Luciano Bertoli


Spataro, intervistato da Alex Corlazzoli, ha affrontato i temi relativi alla giustizia, dalla più stretta attualità degli ultimi giorni con il caso del Presidente del Consiglio a quelli relativi ai processi per mafia e alle stragi. Il libro di Spataro nasce da una rabbia profonda, nasce dalla storia professionale di Spataro, dalla determinazione di una professione difficile che viene svolta da professionisti che vogliono capire e conoscere.


Quante cose dice Beccaria nel suo volume del 1764? “Il pubblico processo Beccaria lo difende, oggi il processo lo si vuole evitare preferendo i videomessaggi perché in un messaggio televisivo non c’è contraddittorio” afferma con sdegno Spataro.
La serata è proseguita affrontando i “disastri ambientali”. Spataro definisce così i grandi danni arrecati ad una giustizia in cui “il processo è ormai diventato una corsa ad ostacoli”.
Convinto che chiunque debba portare il bagaglio della propria esperienza, invita a guardare all’uscita del tunnel in cui ci troviamo.
“Se crediamo di uscire in un battito d’ali è impossibile. Dobbiamo avere fiducia, confrontandoci e discutendo insieme dei problemi in cui ci troviamo”.  

mercoledì 19 gennaio 2011

Abbiamo letto...

Glenn Cooper non sbaglia un colpo, il romanzo d’esordio La biblioteca dei morti è stato un caso letterario nel 2009. Lo scorso anno ha bissato il successo con Il libro delle anime che abbiamo letto e recensito in attesa di leggere il terzo romanzo, indipendente dai primi due, La mappa del destino, attesissima novità Nord da domani in libreria.

Il protagonista del Libro delle anime è l’ex agente dell’FBI Will Piper, ora in pensione e chiamato a risolvere alcuni enigmi da due anziani ex impiegati dell’Area 51. I due uomini chiedono a Piper di recuperare un libro sopravvissuto all’incendio della biblioteca di Vectis, quello relativo all’anno 1527 che ora è tornato alla luce e che sta per essere messo all’asta a Londra e attorno al quale ruoterà tutta la vicenda. Dopo una serie di peripezie ed inseguimenti che vedono protagonista accanto a Will Piper, Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della biblioteca, determinato a uccidere pur d’impedire di mettere il mondo a conoscenza della verità legata a quel libro. L’ex agente dell’ FBI riesce a recuperare il libro e a risolvere, con l’aiuto di un’avvenente giovane donna, alcuni misteriosi enigmi che hanno influenzato il pensiero di personaggi del calibro di William Shakespeare, Giovanni Calvino e Nostradamus. In questo romanzo Glenn Cooper è riuscito a far incontrare storia e modernità, affrontando il tema sempre affascinante della predestinazione. (In collaborazione con Ottavia Milanesi)

Il libro delle anime
di Glenn Cooper
Nord
Pag: 421
Prezzo: 19,60 €
Anno 2010

domenica 16 gennaio 2011

Crema ha una nuova piazzetta


Oggi pomeriggio è stata inaugurata la piazzetta Winifred Terni De Gregory: lo slargo antistante al museo civico d’ora in avanti ricorderà la contessa che donò alla nostra città il complesso del S.Agostino. Alla presenza delle cariche istituzionali e civili, i cremaschi presenti alla celebrazione hanno ascoltato le parole dell’assessore alla cultura Paolo Mariani che ha sottolineato “la bellezza di questa piazzetta che arricchisce il significato della città e ne vuole diventare il cuore pulsante”. 


E’ toccato invece al primo cittadino Bruno Bruttomesso invitare i propri concittadini “ad avere memoria storica delle tante figure che si sono distinte nel territorio”. 


Infatti nella piazzetta sono state installate non una, ma ben due targhe (una è a fianco di quella a ricordo di Cesare Battisti) che hanno riservato un piccolo giallo. Al momento della scopertura, la giovane parente della contessa si è ritrovata con la corda del drappo in mano. Un’intervento provvidenziale di un responsabile del museo prima e del presidente del consiglio Antonio Agazzi poi – che con un balzo ha strappato il drappo che non voleva sapere di staccarsi- hanno messo fine al “mester cremasc” invocato dalle signore infreddolite che hanno assistito all’intitolazione.


sabato 15 gennaio 2011

La tragedia dei tre fratelli contadini: torna il successo del Piccolo Parallelo

Un successo, il ritorno sulle scene, dopo ventitre anni, di Martén delle onde, spettacolo manifesto del Piccolo Parallelo, scritto e diretto da Enzo Cecchi.

Il lungo applauso finale del pubblico del Teatro di Romanengo ha decretato questa sera il successo della rappresentazione che ha visto protagonisti della scena Enzo Cecchi, Marco Zappalaglio e il giovane attore trentino Michele Dellagiacoma nei panni dei fratelli Martén. Semplice nella sua drammaticità la sceneggiatura, pulita la scena, quintali di granoturco a definire la provenienza dei protagonisti dalla società contadina. Dopo alcuni anni di separazione tre fratelli si ritrovano per una notte nella casa natale dove il più anziano che li ha convocati continua ostinatamente ad abitare. È la notte che precede il matrimonio del più giovane, Andrea intenzionato a ritornare al paese con la futura moglie. Alessandro, detto Ciandri, era uscito di casa dopo la morte della madre e di lui non si era saputo più nulla. Francesco, il più anziano, detto Cesco, ha comperato la vecchia casa dove erano nati ed è contadino. Aspetta i fratelli e vuole festeggiare. Tre "rònin", persone isolate, indurite dalla vita e corazzate di orgoglio che l’affetto non riesce a scalfire. E’ chiara l’incomunicabilità dei tre fratelli, evidente la drammaticità della rappresentazione.

mercoledì 12 gennaio 2011

Viviamo in un Paese indifferente a tutto, in bilico tra ottimismo di maniera e ragionevole pessimismo

Un ironico e disincantato Antonio Lubrano ha accolto il numeroso pubblico intervenuto ieri sera a Madignano all’incontro organizzato dall’associazione NonSoloACrema nell’ambito della rassegna In direzione ostinata e contraria.


L’argomento della serata Scegliere di… consumare meno e meglio, in tempo di crisi deve essere sembrato decisamente allettante e Lubrano, giornalista preparato, da sempre noto come paladino dei consumatori, non ha deluso il pubblico.
Intervistato da Francesco Torrisi, Lubrano ha parlato con disinvoltura della TV di oggi, dove non si sperimenta più come in passato, ma dove prevalgono gli interessi e le raccomandazioni, nonostante il pubblico sia decisamente stanco: “Vi è una tendenza a banalizzare tutto – ha spiegato - ma il successo di trasmissioni come Vieni via con me, di Fazio e Saviano, dimostra che non è affatto vero che alla gente vada bene tutto”.
Durante l’incontro è stato affrontato il problema della crisi economica, tema di cui Lubrano si è occupato nel libro Guida ai consumi contro la crisi dalla A alla Z, scritto con Vauro , noto vignettista di Anno Zero: “Noi consumatori siamo pilotati nei consumi dai signori del marketing che con i sondaggi sanno precedere i nostri movimenti.”


Nel corso della serata Lubrano ha poi affrontato vari temi, dalle truffe, alla richiesta dei prestiti: “Un tempo pagare a rate era un disonore, oggi si compra tutto a rate. Si è persa la dignità!”
Drammatico il ritratto dell’Italiano di oggi, in bilico tra un ottimismo di maniera e un ragionevole pessimismo, vive indifferente a tutto in un Paese in cui sembra non esserci più spazio per coltivare idee e scelte, dove si accetta tutto ciò che ci viene propinato: “E’ necessario reagire prima di affondare, opponendoci a questo modo che ci impedisce di esprimere le proprie opinioni.”  


sabato 8 gennaio 2011

Inquinamento luminoso a Crema


Nelle scorse settimane ha suscitato stupore e sorpresa la foto inviata dalla stazione spaziale internazionale dal nostro Paolo Nespoli. Lo scatto dell’'Italia vista dal Mediterraneo ha messo in evidenza quello che da sempre sappiamo e che dobbiamo combattere: l’inquinamento luminoso. Riguardo questa problematica i nostri amministratori pubblici dovrebbero sapere che l’Epifana tutte le feste porta via; quindi andrebbero anche spente le luminarie cittadine che ora “stonano” e producono solo inquinamento luminoso. In questi anni il comune di Crema ha partecipato alla giornata nazionale del risparmio energetico denominata “m’illumino di meno” con l’obiettivo di imparare a risparmiare, produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti. Forse una rinfrescata farebbe bene.

Luminarie natalizie ancora accese sabato 8 gennaio

venerdì 7 gennaio 2011

Povera statua di Giuseppe Garibaldi


Oggi a Reggio Emilia si sono ufficialmente aperte le manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In tutte le città italiane gruppi di lavoro coordinati dalle Prefetture stanno mettendo in cantiere manifestazioni per dare lustro all’importante evento. E da noi a Crema? Leggendo la bozza dei cinque punti del progetto presentato dal nostro comune, troviamo una proposta di ricostruzione, restauro e ricollocazione della statua di Vittorio Emanuele II (ora sezionata in 4 parti e riposta nei magazzini comunali), eseguita dallo scultore Francesco Barzaghi nel 1881 e parzialmente distrutta da un attentato nel 1946. E dove la si dovrebbe ricollocare? Nella piazza originaria, piazza Roma (ora piazza Aldo Moro) dove rimase per ben 65 anni prima del danneggiamento. A suo tempo le £ 8482,49 per realizzare l’opera furono raccolte con offerte private e pubbliche. Oggi, con la crisi economica e il taglio ai trasferimenti destinati ai Comuni da parte dello Stato, l’assessore alla cultura Paolo Mariani, dove troverà i soldi necessari al progetto? Dai privati come auspicato nella bozza? Non sarebbe più semplice rimettere a nuovo con una pulizia straordinaria la statua di Giuseppe Garibaldi “abbandonata a se stessa” da decenni di degrado? Gli agenti atmosferici, lo smog e il guano dei piccioni hanno rovinato il marmo della statua.


Speriamo che il monumento di uno dei padri della Patria torni a raccontare ai cremaschi la storia dell’Unità d’Italia.

mercoledì 5 gennaio 2011

Ferro & Ombra, Alberto Mori fotografo e video maker al Calisto Cafè

Fino a domenica 9 gennaio è possibile visitare al Calisto Cafè di Vailate la personale di fotografia e videoinstallazione di Alberto Mori.

"Ferro & Ombra", è questo il titolo della mostra del poeta e performer cremasco, da vent’anni impegnato in attività di ricerca della molteplicità del linguaggio poetico che si riflette anche in questa mostra composta da fotografie, video ed emozioni.


Non nuovo, infatti, alla varietà delle forme d’arte e di comunicazione, dalla prosa alla performance, dall'installazione al video e alla fotografia, Mori offre da sempre un occhio di riguardo alla scomposizione del linguaggio. "Ferro e Ombra" rappresenta la luce e l’ombra che si ricava dall’utilizzo scomposto di moduli di comparti industriali: tralicci e scale di ferro che, fotografati nella solitudine agostana, si moltiplicano per poi essere ricomposti. “Mi ha sempre affascinato il lavoro sui luoghi – ci confida l’artista – alcuni diventano fotografie, alcuni diventano poesia. E’ il luogo che mette in discussione il concetto”.

http://www.albertomoripoeta.com/

sabato 1 gennaio 2011

Abbiamo letto...


Daniele, detto Dan, affascinante quarantenne, eclettico nel suo lavoro di fotografo di moda, ha una gran voglia di vivere sempre sopra le righe. La sua unica consolazione è Roby, il figlio undicenne avuto dall’ex moglie gelosa e vendicativa. Tra padre e figlio nasce un rapporto di grande affetto, interrotto tragicamente dalla morte del bambino, investito da un pirata della strada mentre era in sella alla bicicletta regalata dal padre. Per Dan si apre l’inferno, consumato dal senso di colpa per non aver saputo proteggere il suo bambino. Sopraffatto dal dolore, Dan decide che l’unico scopo per andare avanti è trovare il pirata della strada, quella bestia che ha spezzato il suo sogno di diventare un buon padre. Abbandonato il lavoro, Dan inizia una vera e propria caccia. Dalle indagini emerge un’agghiacciante verità, il tir che ha falciato Roby ha lasciato dietro di se svariati morti. Siamo di fronte ad un assassino seriale, una bestia crudele che si accanisce su persone indifese. L’uomo di Innichen, secondo romanzo di Dario Camilotto, cattura il lettore con il ritmo incalzante, rendendolo partecipe dei dubbi del protagonista, vittima del dolore più grande come la perdita di un figlio. E’ un libro che scuoterà le coscienze andando a lambire il sottile confine tra il bene e il male. (In collaborazione con Angela Gargano)

L'uomo di Innichen
di Camilotto Dario
Mursia
Pag: 442
Prezzo: 18 €
Anno 2010