Oggi a Reggio Emilia si sono ufficialmente aperte le manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In tutte le città italiane gruppi di lavoro coordinati dalle Prefetture stanno mettendo in cantiere manifestazioni per dare lustro all’importante evento. E da noi a Crema? Leggendo la bozza dei cinque punti del progetto presentato dal nostro comune, troviamo una proposta di ricostruzione, restauro e ricollocazione della statua di Vittorio Emanuele II (ora sezionata in 4 parti e riposta nei magazzini comunali), eseguita dallo scultore Francesco Barzaghi nel 1881 e parzialmente distrutta da un attentato nel 1946. E dove la si dovrebbe ricollocare? Nella piazza originaria, piazza Roma (ora piazza Aldo Moro) dove rimase per ben 65 anni prima del danneggiamento. A suo tempo le £ 8482,49 per realizzare l’opera furono raccolte con offerte private e pubbliche. Oggi, con la crisi economica e il taglio ai trasferimenti destinati ai Comuni da parte dello Stato, l’assessore alla cultura Paolo Mariani, dove troverà i soldi necessari al progetto? Dai privati come auspicato nella bozza? Non sarebbe più semplice rimettere a nuovo con una pulizia straordinaria la statua di Giuseppe Garibaldi “abbandonata a se stessa” da decenni di degrado? Gli agenti atmosferici, lo smog e il guano dei piccioni hanno rovinato il marmo della statua.
Speriamo che il monumento di uno dei padri della Patria torni a raccontare ai cremaschi la storia dell’Unità d’Italia.