
La conquista dell'Everest è stata da sempre considerata
dagli alpinisti la sfida, spesso persa o solo sognata, più imponente. Per
Maurice Wilson, nato nel 1898 nello Yorkshire, figlio stravagante e di spiccata
intelligenza di imprenditori tessili, eroe decorato di guerra, per nulla
alpinista, ha rappresentato il mezzo per poter dimostrare al mondo che la fede
può tutto: "
Io credo che se un uomo serba in sé una fede sufficiente
può ottenere qualsiasi cosa. Non sono impazzito, e non ho contratto nessun tipo
di mania religiosa. Ma ho una teoria e intendo provarla. Mostrerò a tutti cosa
può fare la fede! Mi imbarcherò in un’impresa così ardua e gravosa da poter
essere superata solo con l’aiuto divino. Se avrò successo, forse il mondo mi ascolterà". Questo
libro ripercorre le pagine del diario di Wilson ritrovato nel 1935 assieme
al suo corpo congelato a più di 6000 metri d'altezza sull'Everest, sconfitto
dai ghiacci eterni di questa montagna dopo un viaggio che già da solo fu la
realizzazione di un'impresa impossibile. Volò in solitaria da Londra all'India
con un biplano del1930, senza aver mai volato prima, da lì raggiunse a piedi il
Tibet, travestito da monaco, per ovviare al fatto che nessun governo gli
concesse i dovuti permessi e poi tentò la scalata da solo della montagna più
alta del mondo, impresa che nel 1933 non era stata tentata da nessuno se non da
cordate ben organizzate ed allenate: per molti fu una follia fin dall'inizio,
un suicidio meditato, altri capirono il suo intento e la sua caparbietà, oggi,
di fronte al fatto che alcuni, anche se pochi, alpinisti sono riusciti
nell'impresa, possiamo dire che il suo tentativo non fu solo il sogno di un
pazzo. (in collaborazione con Simona Martignoni)
Da solo sull'Everest.
La straordinaria avventura di Maurice Wilson
Dennis Roberts
Nutrimenti
Pag: 192
Prezzo: 16,00 €
Anno 2013