Ha lasciato che le sue opere parlassero per lui e non si è presentato all’inaugurazione della sua mostra di pittura “Save the heart of animal”.
Cesare Cazzulani, giovane artista cremasco, ha sorpreso tutti con la sua assenza oggi al Teatro San Domenico, del resto, chi lo conosce bene, come Maurizio Dell’Olio, lo descrive come un talento schivo, che preferisce stare in compagnia di tele e pennelli piuttosto che delle persone.
E’ toccato proprio a Dell’Olio presentare le opere di Cazzulani, “pittura con tecnica mista sempre accompagnata dalla musica come componente essenziale”, segni tribali tracciati con colori vivaci che ricordano l’arte tribale.
“Dopo due artisti cremaschi affermati, Carlo Fayer e Gil Macchi, il Teatro San Domenico ospita un giovane emergente” ha affermato soddisfatto Umberto Cabini, presidente della Fondazione San Domenico, convinto che l’arte emergente possa dare un messaggio nuovo alla città.