Ilaria Cucchi, dolcezza e determinazione convivono in questa ragazza che sta affrontando con coraggio una battaglia per la verità. Come sia morto il fratello Stefano, arrestato per possesso di droga il 16 ottobre del 2009 e deceduto dopo soli sei giorni nel reparto penitenziario dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, resta ancora avvolto nel dubbio. Quel che è certo è che la famiglia del geometra trentaduenne non perderà l’occasione di fare chiarezza sulle cause che ne hanno provocato la morte.
Vorrei dirti che non eri solo, questo il titolo del libro pubblicato da Rizzoli che Ilaria Cucchi ha presentato a Madignano ieri sera in occasione dell’incontro promosso dall’Associazione NonSoloACrema. Intervistata da Fausto Lazzari, Ilaria Cucchi ha raccontato chi era suo fratello, un ragazzo “normale, buono ed altruista, ma fragile” che a causa della droga si è trovato ad affrontare quella breve esperienza del carcere in cui ha trovato la morte. "Il carcere se lo è inghiottito, circondato da tutti coloro che in quei sei giorni lo hanno visto ed ignorato, guardandolo come uno scarto della società” ha affermato Ilaria con fermezza. Nel libro Ilaria ripercorre quei terribili sei giorni che hanno visto suo fratello Stefano vittima dell’indifferenza e la famiglia costretta ad un peregrinare tra il Pertini, il tribunale e il carcere per ottenere delle informazioni. Era presente alla serata per confermare le dure condizioni di vita nelle carceri, Giuseppe Romano, ex carcerato ed autore del libro La matricola BB200400256. Fine pena 17-08-2010.
Lazzari ha paragonato Ilaria Cucchi alla goccia d’acqua che, alla lunga, scalfisce la roccia. Lei conferma “Il senso di questa battaglia va molto al di là della giustizia. Mio fratello deve sapere che non era solo”.