Ho iniziato la lettura del romanzo d’esordio del francese Philippe Georget convinta di leggere un noir, dopo poche pagine mi sono trovata in un romanzo rosa. Mi spiego meglio, l’assassinato c’è, l’assassino anche, l’indagine corre lungo le 420 pagine come un percorso di falsi indizi, un inquietante gioco del gatto col topo che uno psicopatico inscena con tanto di indovinelli. Ma il pregio del romanzo sta nell’umanità dell’ispettore Sebag e nelle sue pene d’amore alimentate dal sospetto di una moglie fedifraga, lontana per una vacanza.
D’estate i gatti si annoiano ci consegna un personaggio lontano dallo stereotipo del poliziotto a cui la letteratura ci ha abituato. Sebag non è il classico poliziotto stritolato dal ritmo sfrenato nelle indagini, non vive in un miniappartamento disordinato e alle prese con cibo spazzatura, non lavora giorno e notte per risolvere l’indagine. Sebag è in primo luogo un marito innamorato e geloso, un padre tormentato di due figli adolescenti, vive in una bella casa con piscina e si ritrova suo malgrado al centro della sfida lanciata da uno psicopatico che disturba la tranquilla estate di Perpignan.
D'estate i gatti si annoiano Philippe Georget
Editore E/OPag: 425
Prezzo: € 15.00
Anno 2012