Nel giorno dedicato agli innamorati, la rassegna Caffè a Teatro non poteva non parlare di baci. Per l’occasione è stato presentato il libro Storia del bacio, viaggio all’interno di un sentimento e di un gesto, scritto dal musicista e direttore d’orchestra Adriano Bassi, allievo del grande Gianandrea Gavazzeni. Intervistato da Paolo Gualandris, Bassi, che si autodefinisce “curioso intellettuale”, ha affrontato il tema del bacio sotto i vari aspetti che lo hanno visto protagonista nella musica, nella letteratura, nel cinema, nell’arte, nella religione e nelle arti figurative. Quale significato ha il bacio nelle diverse epoche e nelle diverse culture?
Amante della musica, Adriano Bassi, ha sottolineato l’importanza di essa nell’accompagnare il bacio come gesto emotivo. Il volume descrive la storia del gesto più romantico del mondo e rivela parecchie curiosità, alle quali Bassi ha cercato, nel corso della serata, di dare delle risposte. La lettura delle pagine del libro di Bassi, interpretate da Rachele Donati De Conti e accompagnate da brani musicali e dalle immagini dei celebri baci nella storia, ha voluto essere un omaggio al gesto d’amore per eccellenza nella giornata dedicata agli innamorati.
La Storia del bacio, ripercorre la storia e la simbologia di un gesto che da sempre ispira artisti e poeti attraverso testimonianze letterarie, pittoriche e musicali. Cosa porta un direttore d’orchestra a occuparsi del bacio? “Sono un curioso per natura. Scrivo da sempre libri di carattere musicale, e mi sono avvicinato al bacio partendo dalla musica. In un'opera, quando due cantanti si baciano, smettono di cantare. E così ho cercato la risposta alla domanda se è più importante la musica o la parola. In questo caso è parità, perché quando due cantanti si baciano e non possono cantare, prende il sopravvento la musica, cioè l'orchestra. Così ho sviluppato l'argomento, ed ecco la storia del bacio”.