“Viste le ristrettezze economiche, pubblicare libri oggi appare un’utopia” è una constatazione quella di Umberto Cabini, ma si capisce subito che la terza pubblicazione, fortemente voluta dalla Fondazione San Domenico e presentata nel pomeriggio di oggi, ha un valore del tutto particolare. Il volume Il Folcioni tra storia e realtà “appare un doveroso riconoscimento alla perspicacia del nostro fondatore” ha commentato il presidente della Fondazione.
La città di Crema vanta una solida tradizione musicale che risponde ad un nome prestigioso: Luigi Folcioni, il cremasco che, con il suo lascito, nel 1919 permise la nascita dell’Istituto musicale che da lui prese il nome e che nel corso degli anni ha formato musicisti a livello nazionale ed internazionale. Alla vigilia del centenario della morte di Folcioni, la Fondazione San Domenico ha voluto rendergli omaggio con un libro realizzato attraverso un lavoro di ricerca del Centro Alfredo Galmozzi e del Gruppo Antropologico Cremasco.
Il volume, arricchito da una preziosa documentazione fotografia e dalle interviste rilasciate da ex allievi dell’Istituto Folcioni, immortalati nel filmato allegato al libro, racconta una storia appassionante ricostruita minuziosamente attraverso un lavoro di ricerca negli archivi pubblici e privati, raccogliendo testimonianze dirette dei protagonisti e dei loro eredi, delle persone che hanno fatto la storia del Civico Istituto musicale.