domenica 26 febbraio 2012

18mila giorni. Il pitone


E’andato in scena ieri sera al Teatro San Domenico lo spettacolo 18mila giorni. Il pitone tratto da un testo di Andrea Bajani con la regia di Alfonso Santagata ed un Giuseppe Battiston protagonista di un intenso monologo accompagnato dal contrappunto musicale del cantautore Gianmaria Testa. Parecchia gente in sala e il divieto assoluto di scattare foto, hanno accolto uno spettacolo in cui il dramma per la perdita del lavoro è divenuto protagonista attraverso la voce e l’ansia di un disperato Battiston. Il 18mila del titolo fa riferimento a 50 anni di vita del protagonista, una vita trascorsa in ufficio, con un lavoro bruscamente interrotto da un licenziamento. Il pitone è un animale che prima se ne sta buono e ti prende le misure e poi, quando ha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tua stessa forza, ti fa fuori, è la metafora del giovane impiegato che affianca il protagonista per poi sostituirlo e lui col lavoro perde anche tutta la sua vita. Perde il senso delle cose. Se ne sta asserragliato in un appartamento che è diventato una sorta di discarica di cose, ricordi e sentimenti, solo, senza la moglie e il figlio che lo hanno abbandonato.

domenica 19 febbraio 2012

Sogno di una notte di mezza estate: i comici si fanno classici.


Un classico rivisitato con sapiente ironia, è il Sogno di una notte di mezza estate, classica commedia shakespeariana di successo rivista con gli occhi strampalati di un gruppo di comici sapientemente diretti da Gioele Dix. Applausi scroscianti, in un San Domenico che non ha segnato il tutto esaurito, hanno accompagnato gli attori provenienti dalla scuderia Zelig, che hanno dimostrato la capacità di attenersi al testo originale trasformandolo nel tono tipicamente scanzonato della comicità. Pareva che Shakespeare, il cui ritratto campeggiava oltre l’ingresso di un ipotetico locale dal nome Dream, facesse l’occhiolino, approvando la moderna comicità di un’improbabile compagnia di teatranti.


Corrado Nuzzo e Maria Di Biase hanno dato vita a siparietti esilaranti, mentre l’improbabile coppia dei commedianti Marco Silvestri e Alessandro Betti ha suscitato risate a non finire, accompagnati dall’irresistibile presenza scenica di Maurizio Lastrico e dall’intraprendente Katia Follesa in contrasto con la svampita Marta Zoboli. I comici hanno dimostrato di saperci fare con il classico in oltre due ore di spettacolo accompagnati dalla meravigliosa voce di Petra Magoni nei panni di un contemporaneo Puck e dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti.


sabato 18 febbraio 2012

Abbiamo letto… Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo

Giulio Giorello parla chiaro: "vedo l’ateismo non come una rete di dogmi […] ma come un repertorio di strumenti"; e ancora: "l’ateismo non è una dottrina, ma un metodo". Di qui l’esigenza di una nuova figura, l’ateo metodologico, in perenne rivolta contro realtà e autorità costituite. Il nostro philosophe articola la riflessione sul buon uso dell’ateismo - combattendone l’uso volgare di coloro che si logorano nel dimostrare l’inesistenza di Dio - in cinque punti, nei quali pars destruens e pars construens si susseguono ed intrecciano:  contro la riverenza ("l’ateo direbbe: discutiamone"), contro la rassegnazione (e per un senso del dovere laico) , contro l’autorità (e per la libera ricerca scientifica), contro la proibizione e, last butnotleast, contro la sottomissione: "ateismo per ora vuol dire niente abbassamento". Un libro che non vuole dimostrare l’esistenza o meno del divino, ma che vuole proporre un nuovo atteggiamento verso il mondo: quello dell’uomo libero.
(In collaborazione con Michele Pizzochero)

Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo
Giulio Giorello
Longanesi
Pag: 229
Prezzo:15,00 €
Anno 2010

domenica 12 febbraio 2012

Corpo assente: immagini e parole in ricordo di Gianpaolo Ferrari


Aperta al pubblico fino al 26 febbraio, Corpo assente è una mostra in ricordo di Gianpaolo Ferrari, compianto intellettuale cremasco. A rendere omaggio all’amico sono intervenuti ieri, in occasione dell’inaugurazione, diciannove artisti cremaschi e bergamaschi che Ferrari ebbe modo di recensire, unitamente alla riproduzione di alcuni passi significativi da lui scritti. “E’ un corpo assente mai così presente”, ha commentato Antonio Agazzi presidente del consiglio comunale, riferendosi all’intento degli organizzatori di muoversi sul canale del ricordo, mettendo in relazione immagine e parola. una raccolta di parole e immagini che parlino di Gianpaolo, della sua sensibilità e del suo amore per l’arte.


Gli artisti in mostra:
Piero Bandirali, Gianfranco Belluti, Audelio Carrara, Virgilio Fidanza, Giacomo Ghezzi , Giuliano Giussani, Maurizio Grisa, Francesca Groppelli, Paola Leone, Francesco Manlio Lodigiani, Gianni Macalli , Antonio Mangone, Felice Martinelli, Alberto Mori, Angelo Noce, Renzo Nucara, Giangi Pezzotti, Luigi Radici, Roberto Volpi.


I rumori di Koroktov in mostra al San Domenico


A volte ritornano… potrebbe essere questo il leitmotiv dei giovani artisti cremaschi che, dopo aver raccolto successi in giro per il mondo, ritornano nella città d’origine. E’ questo il caso di Anita Koroktov o Mara B, artista poliedrica, attrice e filmmaker, con una laurea in antropologia culturale ed etnologia, che ha inaugurato ieri, presso i chiostri del Teatro San Domenico, la sua personale I rumori di Kotoktov, aperta al pubblico fino al 26 febbraio.


Un viaggio attraverso dieci filmati che scavano nella profondità dell’animo umano, mettendone in evidenza stranezze e bizzarrie. Koroktov è il nome del medico russo che scoprì la pressione sanguigna appoggiando al petto una membrana sottile, ed è proprio questo pulsare incessante di emozioni la vera essenza dell’opera di Anita, protagonista disincantata dei suoi video, tra i quali spicca quello realizzato in collaborazione con l’amico musicista Francesco Sarcina.

domenica 5 febbraio 2012

“Oli & Chine”: Favaro mette in mostra i colori della campagna cremasca.


Inaugurata ieri a Crema, presso la Pro Loco di Piazza Duomo, la personale di pittura di Gianfranco Favaro resterà aperta al pubblico fino al 19 febbraio. Sarà un’occasione per i visitatori, che si attendono numerosi in città in occasione del carnevale, di apprezzare i paesaggi autunnali e invernali che la pianura lombarda offre. L’artista cremasco, non nuovo agli spazi espositivi della Pro Loco delizia lo spettatore attraverso il bello immediato, la sensazione nuda e pura, il dolce richiamo della natura, le sue opere sono in grado di trasmettere sensazioni pure e semplici, attraverso un figurativo ai limiti del realismo.