mercoledì 19 settembre 2018

oltre il segno. la biennale di Castelleone

Si inaugura sabato 22 alle ore 17e30 la quattordicesina edizione della Biennale di Grafica – Città di Castelleone. L'Associazione Culturale Quartiere3 prosegue , anche quest'anno, il percorso di indagine dell’incisione contemporanea. Lo sguardo è rivolto alle accademie d’arte, molte delle quali si sono liberate da quell'aura “accademica” di cui erano ammantate, evolvendosi in fucine di riflessione culturale, specchio e motore di un universo artistico in divenire, in cui i giovani,  apprendono la tecnica in un’atmosfera di studio aperta al confronto e ad impulsi di provenienze eterogenee. Ed è proprio tale apertura a determinare il destino di un’arte tanto antica e soggetta al rigore delle tecniche e degli strumenti: l’incisione. La collettiva proposta quest'anno dimostra, perciò, quanto la grafica sia duttile, dinamica e adattabile ai nuovi linguaggi e poetiche, alle più complesse esigenze comunicative. Questi artisti, tutti formati in ambito accademico, combinano l’incisione con altre forme d’arte e sentono l’esigenza di travalicare la bidimensionalità del foglio, su cui la lastra lavorata si imprime: il prodotto del processo diviene spesso modulo costruttivo di uno spazio d’arte, di un’isola di riflessione o di suggestione emotiva. Vi si nota inoltre la necessità di superare la serialità, originando un sovvertimento, un paradosso, un salto vertiginoso Oltre il segno: la matrice non serve più a produrre immagini ripetute, bensì ad arricchire le potenzialità espressive dell’artista, che interviene sul risultato o sui materiali di stampa al fine di rendere l’opera unica. L’opera diviene pertanto originale anche per l’esigenza dell’artista di invadere lo spazio o di accordare una precisa composizione. L’eleganza scivola verso la leggerezza del segno, della macchia di colore che respira, nell’espansione dei chiaroscuri, con effetti quasi pittorici, e, insieme, verso un alleggerimento dei supporti, fino a giungere ai tessuti fluttuanti, mobili, per un effetto di galleggiamento onirico. Al tempo stesso, il figurativo basato sul reale, soggetto principe dell’arte del torchio, diviene rappresentazione surreale, intimamente simbolica ed informale.