mercoledì 12 settembre 2018

invasioni emozionali

Lo scultore, installatore e fotografo soncinese Demis Martinelli sta per donare alla propria città natale, un’imponente mostra retrospettiva che aprirà i battenti il 15 settembre. Artista vulcanico e sperimentatore, pone al centro della propria ricerca l’essere umano, inteso come profondità di sentimenti, sensazioni, emozioni, storie. La sua arte contemporanea si fonde con il patrimonio artistico del borgo storico, amplificandosi e riecheggiando da un luogo all’altro: questo è il carattere peculiare della manifestazione, con un richiamo alla Biennale d’Arte Contemporanea di Soncino, a Marco, di cui Demis è fondatore. In questo caso, l’arte contemporanea che satura il tessuto storico del borgo è interamente di Martinelli: gli spazi deputati ad ospitare personali dell’autore e sue installazioni sono molteplici, dai palazzi storici, agli angoli del centro: vere e proprie Invasioni Emozionali, come, infatti, si intitola la rassegna. Nella poetica di Demis, vi è una costante apertura sull’interiorità, sul vissuto, sui ricordi, con una volontà potente di condivisione e di comunicazione tra la sua anima e gli altri: egli va oltre la superficie, le sovrastrutture e le gabbie culturali. Per Martinelli l’arte è un mettersi a nudo, affinché ognuno possa in lui riconoscersi ed incontrare la sua essenza vitale, pulsante di emozioni e sentimenti. 



(Luca Fortini | Filmmaker | www.lucafortini.com)

Non manca l’ironia con cui svilisce le abitudini culturali che imprigionano gli esseri, nonché una dichiarazione di libertà: Demis invita ognuno ad essere se stesso, nella diversità, per scoprire, proprio in questo modo, l’intima uguaglianza. Molti spazi cittadini saranno “invasi” dalla retrospettiva:la sala della ciminiera dell'Ex Filanda Meroni, nonché la stessa sala mostre, in piazza Manzoni campeggerà una scultura in ferro battuto di 5m. Il Museo della Stampa farà un tuffo nella contemporaneità dei suoi Emotional Sketches. Opere dei primi anni, fotografie, polaroid saranno visibili anche in locali come il ristorante “La Pedrera”, l’Enoteca “I Cinque Frati”, la libreria “Chinaski Café”, il bar “El Baritì”… Infine, i camminamenti del Bosco Urbano diventeranno parte di un’opera di street art focalizzata sul tema del viaggio, inteso come incontro e confronto con altri esseri umani, nonché possibilità di esprimere se stesso presso altre culture. Alcune opere, infatti, sono visibili in Messico, Spagna, Australia e altri paesi. Ciò lascia immaginare che Invasioni Emozionali non sia il punto di arrivo degli anni di ricerca giovanili, ma, piuttosto, il punto di partenza di altre operazioni artistiche, che, chissà, condurranno di nuovo altrove, lontano.