La terza edizione della Fisherman’s Friend StrongmanRun italiana ieri ha visto al via, a Rovereto, un sorridente esercito di 5.600 temerari runner, che hanno dovuto percorrere poco più di 19 km disseminati di ostacoli. Alti muri di balle di fieno, una montagna di terra (che impediva di vedere oltre), un campo di pneumatici, il guado del fiume Leno, la perdita di qualche compagno d'avventura nella vasca di schiuma. Tutto questo è la StrongmanRun, la corsa che in Italia si corre all'interno di una città e che vede tra i partecipanti bizzarri runner provenienti da 33 paesi del mondo (perfino dal Sud America, Giappone, Iran e Nuova Zelanda).
Un esercito di corridori travestiti da Mario Bros, 4 Forrest Gump, una squadra di pronto soccorso - con tanto di barella e malato, uomini con donne (gonfiabili), fondisti, suonatori di cornamuse e casari con forme di grana in spalla.Dopo oltre 4 ore di gara, con sollievo abbiamo ritrovato tutti i partecipanti, chi sano e salvo, chi rotto o chi in spalla ad altri concorrenti, vittima di crampi, ma felici e contenti, sicuramente un po' meno strong della partenza.